Siria: 18 dicembre
La timeline aggiornata giorno per giorno sulle offensive di questi giorni:
— in Pausa al momento
I fatti vengono verificati il più possibile con cross checking da varie fonti di informazione. In caso di ambiguità lo rendo noto. Solitamente le fonti, ambigue o meno, vengono aggiunte entro 24 ore.
❗= fonte ambigua, non verificabile o non ancora verificata
Carrellata di Mappe
Timeline
17 Dicembre:
Nonostante il cessate al fuoco, gli scontri fra SDF e SNA riprendono nelle vicinanze della Diga di Tishrin. Un video mostra cecchini di SDF in azione.1
Riprendono i bombardamenti turchi, stavolta anche con l’utilizzo di droni nei pressi di Raqqa, Bir Haso (sud di Kobani) e Tall Tamar.2
16 Dicembre:
Altre parti di confine del territorio siriano vengono annesse da Israele, lungo il confine con la Giordania.3
L’esercito turco sembra aver rimosso il muro fra la città di Kobani in Siria e la Turchia. Al confine fra i due paesi.4
Bombardamenti statunitensi prendono di mira posizioni dell’ISIS. Pare che siano 12 gli obbiettivi uccisi.5
15 Dicembre:
Sembra che gli scontri fra SNA e SDF si siano fermati con l’arrivo della coalizione internazionale ieri o in osservanza del cessate al fuoco firmato il 12. Con loro anche i bombardamenti turchi.
Raid israeliani continuano a colpire depositi di munizioni siriane.6
14 Dicembre:
L’internet continua ad essere tagliato nella città di Raqqa7
Rinforzi della coalizione internazionale arrivano alla città di Kobani.8
13 Dicembre:
L’SNA è riuscito a prendere il controllo della Diga di Tishrin.9
Continuano raid israeliani in basi militari siriane.10
Immagini di carri armati israeliani all’interno di villaggi siriani 9 km oltre il confine israeliano.11
La scheggia di un missile israeliano cade su Damasco, per ora pare non ci siano feriti.12
L’internet viene tagliato ripetutamente nella città di Deir ez-Zor.13
12 Dicembre:
Nel mentre continuano i bombardamenti israeliani, in particolare nelle vicinanze di Damasco,14
si intensifica il livello dello scontro fra SDF e SNA (supportati da bombardamenti e colpi di artiglieria turchi) a nord:
SNA sembra voler insistere con la sua offensiva alla diga di Tishrin e forse spingere verso la città di Ayn Isa, per poter isolare Kobani dal resto del territorio delle SDF.15
Questa ipotesi sembra plausibile considerando anche un improvviso ritiro russo dalla loro base di Ayn Issa nelle stesse ore.16
Inoltre il territorio delle SDF sembra essere scosso da varie proteste di residenti.17 In particolare, nella città di Raqqa, dove pare che incidentalmente le SDF abbiano aperto il fuoco sui dimostranti e che almeno 2 civili siano morti.18
Anche nella città di Hasakah, pare le SDF abbiano aperto il fuoco su civili.19
Nelle ultime ore di oggi, vengono riportati scontri ad est di Ayn Isa, confermando la teoria di essere l’obiettivo di SNA.20
11 Dicembre:
Un attacco aereo turco sembra abbia preso di mira l'edificio dell'intelligence "Sicurezza generale" appartenente alle SDF nella città di Raqqa. Questo segnerebbe il primo raid aereo sulla città di Raqqa dal 2017.21
L’aviazione israeliana ha effetuato oltre 350 bombardamenti dalla fine del regime.22 Compreso affondare l’intera flotta siriana in Latakia.23
SDF perde il controllo della città di Deir ez-Zor e del suo aeroporto. Passano in mano del governo siriano di transizione (HTS+SNA+SFA).24
La più grande diga della Siria, locata sull’Eufrate, sembra sia stata danneggiata da aviazione turca e forze filo tuche.25
10 Dicembre:
Dalle prime ore del mattino continuano gli scontri nella campagna orientale di Manbij.
L'aviazione turca sembra aver effettuato 15 attacchi aerei e dozzine di attacchi di artiglieria sul ponte Qara Qozak e nelle sue vicinanze tra Manbij e Kobane.26
I ribelli si scontrano con un gruppo di ufficiali del regime dopo aver circondato una "fattoria fortificata" nella città di Rabia, nella campagna di Hama.
9 Dicembre:
La città di Manbij cade sotto il controllo dell'SNA, l'SDF si sta ritirando.
L’Air Force statunitense colpisce 75 obbiettivi dell’ISIS.27
Israele aumenta il suo territorio occupato in Siria, lungo le alture del Golan.28
Pesanti bombardamenti israeliani colpiscono depositi di munizioni vicino a Salamiyah, nella campagna orientale di Hama.
L'esercito israeliano chiede ai residenti della città di Al-Hurriya, nella campagna settentrionale di Quneitra, di evacuarla.
I raid israeliani prendono di mira la periferia del sobborgo di Qudsaya, le montagne Qalamoun nella campagna di Damasco, la periferia di Talbiseh nella campagna di Homs e le montagne Latakia.
In un interecettazione radio dell'esercito israeliano, citando una fonte di alto livello della sicurezza: “Abbiamo distrutto le capacità dell'esercito siriano nella più grande operazione aerea che abbiamo effettuato nella nostra storia.”
8 Dicembre:
Nelle prime ore, Homs viene catturata e i ribelli a nord cominciano ad avanzare verso Damasco.29 Con la cattura di Homs, le forze di Assad vengono private di un’accesso alla costa siriana.
Damasco è ufficialmente catturata dalle forze ribelli dopo meno di un giorno di assedio.30 Mettendo fine al governo di Bashar al-Assad, viene terminata la storia di potere esercitato dalla famiglia Assad sulla Siria per 53 anni e della minoranza alauita che rappresentavano.
Anche la provincia di Latakia, che ospita le basi russe di Tartus e Hmeimim, cade sotto il pieno controllo dei ribelli.31
7 Dicembre:
Il Southern Front delle SFA avanza da sud, entra nel governatorato di Rif Dimashq e arriva fino a 10 km da Damasco. Le forze filo-governative si ritirano da Assal al-Ward, Yabroud, Flitah, Al-Naseriyah e Artouz.32
Le forze filo-governative abbandonano le città nei sobborghi di Damasco, incluse Jaramana, Qatana, Muadamiyat al-Sham, Darayya, Al-Kiswah, Al-Dumayr e posizioni vicino alla Base Aerea di Mezzeh. 33
Sono state riportate forze di opposizione entrare nei sobborghi della capitale34.
Le forze del SFA prendono il controllo di Palmyra a sud est e avanzano anch’esse verso la capitale.35
Nello stesso tempo i ribelli a nord lanciano una offensiva nella città di Homs e l’Iran avvia un ritiro di personale e civili iraniani dalla Siria.36
6 dicembre:
Le forze filo-governative si ritirano da Deir ez-Zor, Mayadin, Al-Quriyah e Abu Kamal per concentrarsi nella capitale Damasco.37
Di conseguenza, le SDF catturano la città di Deir ez-Zor ed estendono il loro controllo fino Abu Kamal ed il confine iracheno.38
Il centro operativo di Dawn of Freedom (SNA) annuncia un'offensiva sulla città di Manbij, controllata dalle SDF.39
HTS, SNA e SFA formano una coalizione chiamata Southern Operations Room (SOR) e insieme ad Al-Jabal catturano Daraa e Suwayda in un'offensiva nel sud.40
HTS continua nell’avanzata a sud, verso Homs.
SFA combatte contro le forze governative per il controllo di Palmyra nel sud-est.41
5 Dicembre:
In Siria Centrale, Hama viene conquistata da HTS.42
Ad est, le SDF catturano il giacimento petrolifero di Thawra, la città di Resafa e le posizioni strategiche vicino a Safyan e nelle aree di Anbaj, situate nel governatorato di Raqqa, in seguito al ritiro delle forze filo-governative.43
4 Dicembre:
La Russia, viene riportato, avvia un ritiro delle sue navi dalla base navale di Tartus.44
Edit: le navi sono state attraccate a largo della costa in sicurezza.
3 Dicembre:
Le SDF lanciano una offensiva contro le forze filo-governative in Deir ez-Zor, nell’est della Siria. Seguono numerosi scontri con le forze dell’esercito siriano.45
Un bombardamento statunitense uccide 11 soldati dell’esercito siriano nei pressi dell’areoporto di Deir ez-Zor.46
1 Dicembre:
Le forze SNA lanciano un’offensiva sulla città di Tell Rifaat catturandola dalle SDF, insieme a vari villaggi nelle vicinanze. Le restanti città tenute dalle SDF, nella regione, vengono assediate e le comunicazioni tagliate.47
In supporto dell’offensiva, la Turchia ha lanciato attacchi contro il territorio delle SDF.48
30 Novembre:
Da Aleppo, i ribelli di HTS avanzano rapidamente verso sud. Dirigendosi ad Hama, in Siria Centrale, catturando decine di villaggi per la strada.49
Le forze russe in Deir ez-Zor si ritirano all’interno dell’omonima città. Di conseguenza, le SDF e altri gruppi avanzano nella regione.50
Le forze di coalizione internazionale guidata dagli stati uniti conducono operazioni di artiglieria in alcune posizioni soggette al ritiro russo (Marrat e Khasham).51
29 Novembre:
I ribelli di HTS entrano ad Aleppo con due attacchi suicidi utilizzando auto bomba.52
Un bombardamento (presumibilmente russo) uccide 16 civili e ne ferisce altri 20.53
Segue il ritiro delle forze governative e la presa di Aleppo: la seconda città più popolosa della Siria.54
Lo stesso giorno, un veicolo non identificato (plausibilmente statunitense o israeliano) sferra attacchi contro posizioni di forze filo-iraniane nella regione di Abu Kamal, lungo il confine iracheno-siriano.55
Seguono l’arrivo di rinforzi, da vari gruppi pro-iraniani, tra cui Hezbollah Iraq.56
27 Novembre:
In risposta, forze aeree Russe sferrano numerosi attacchi contro posizioni dell’ISIS in Deir ez-Zor.57
Da Idlib, inizia un’offensiva lanciata da HTS e loro alleati contro le forze filo-governative.58
Vengono riportati scontri fra l’esercito ribelle supportato dalla Turchia (SNA) e le SDF nei pressi di Aleppo.59
21 - 25 Novembre:
In questo periodo cellule ISIS sferrano molteplici attacchi in Deir ez-Zor. Causando 4 vittime fra SDF, 2 fra l’esercito governativo (SAA) e 4 fra le Guardie Rivoluzionarie Iraniane.60
19 Novembre:
L’Air Force statunitense conduce un attacco contro milizie filo iraniane nel deserto di Al-Quriyah, in Deir ez-Zor, nell'est della Siria. Seguono ulteriori operazioni che prendono di mira le posizioni della milizia ad Al-Quriyah, Mayadin e Al-Asharah.61
17 Novembre:
Cellule ISIS uccidono un membro delle SDF e causano molteplici feriti in Deir ez-Zor.62
Note e opinioni:
14/12
Indiscrezioni riferiscono che gli accordi con la Russia non ci saranno e che si stia preparando ad evacuare ad una settimana dalla mia previsione. Diventasse turca la base di Tartus renderebbe Ankara un potenza mediterranea temibile.
11/12
Rieccoci con gli ultimi aggiornamenti, ho deciso di spostare in fondo le mie note, per questioni di comodità per il lettore.
Non se ne parla affatto alle nostre latitudini, ma il nuovo governo in Siria sta ancora combattendo (tramite SNA) a nord e a est prendendo alle SDF le città di Manbij e di Deir ez-Zor che avevano preso nei giorni precedenti all’8 dicembre.
Ho un po’ di difficoltà a reperire informazioni precise sui bombardamenti della Turchia in Siria da fonti certe o non ambigue. In generale odio dovermi fidare di Twitter, ma sembrano piuttosto plausibili e coerenti.
08/12
La previsione di ieri non si è fatta attendere ad avverarsi: Il governo siriano è caduto.
La durata totale dell’offensiva è stata dunque di 11 giorni, in generale il fattore dominante è stato quasi totalmente la debolezza russo-iraniana su cui si basava la difesa del governo di Assad. Inoltre, pare che non ci sia stato un particolare desiderio di combattere da parte dell’esercito siriano, segno di consenso con la fazione ribelle.
Occhi su Tartus: difficile non immaginare oramai un completo ritiro russo dalla Siria.
07/12
Si può facilmente scommettere su una caduta di Assad a breve.
Nel prossimo futuro la Siria potrebbe essere divisa fra forze filo-statunitensi e forze filo-turche.
La continuità di una presenza russa sulla costa è una incognita e probabilmente è parte delle discussioni sul tavolo a Doha fra Russia e Turchia. Spaventoso immaginare la base navale di Tartus in mano ai Turchi, questo aumenterebbe ulteriormente la loro sognata profondità difensiva nel Mediterraneo.
La perdita di questa base tuttavia danneggerebbe le posizioni Russe in Africa (Libia compresa!), in quanto fondamentale punto di passaggio per i rifornimenti. Per usare un detto turco, Russi e Francesi potrebbero dover prendere lezioni di nuoto.
Spero sia inutile ribadire l’opportunità strategica che comporterebbe per l’Italia una tale possibilità.
❗= fonte ambigua, non verificabile o non ancora verificata
Il probabile piano di SNA per isolare Kobani:
(La seguente è in territorio Turco)
Operation Dawn of Freedom - Wikipedia
❗Alla nota 22 usa come fonte il seguente articolo del financial times:
Rebel offensive boosts Turkey’s influence in Syria , che non menziona alcuna effettiva offensiva Turca.